DOMENICA 4 LUGLIO, h 16:00
La figura dell’albanese emigrato in occidente e dedito ad attività illecite è un soggetto ricorrente del cinema europeo. Soffermandosi su micro-storie e voci marginali, i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne inseriscono le dinamiche dei personaggi in un contesto di relazioni sociali e politiche più ampio. Abbiamo incluso nel programma quest’opera perché va oltre i banali discorsi sui “criminali” dell’Est Europa e i loro stereotipici stili di vita, ricostruendo in modo dettagliato lo sfondo urbano e affettivo in cui si intelaiano gli avvenimenti. Le vicende si svolgono a Bruxelles, all’alba del nuovo millennio. Lorna, la protagonista, lavora e allo stesso tempo accudisce Claudy, un giovane eroinomane che ha sposato per ottenere la cittadinanza belga. Entrambe le attività le sono necessarie per portare avanti il suo “onesto” progetto di vita. Questa ambiguità, che è narrata senza paternalismi, sottolinea l’inadeguatezza dell’impianto istituzionale che non è riuscito ad adattarsi al carattere transnazionale del mondo post-Guerra Fredda. La preservazione della burocrazia di confine che un tempo era forse utile per prevenire minacce contro lo Stato, sembra essere tra le principali cause della proliferazione della criminalità organizzata. La critica che i registi rivolgono alla società europea mira a ribaltare il giudizio su persone che normalmente ispirano odio, diffidenza e indifferenza.
Regia: Jean – Pierre Dardenne e Luc Dardenne
Anno: 2008
Durata: 1h 45m
Produzione: Belgio, Francia, Italia, Germania
Genere: drammatico
Lingua: francese, italiano, albanese e tedesco con sottotitoli in italiano