SABATO 3 LUGLIO, h 22:10
Per il pubblico albanese quest’opera rappresenta ciò che il Gattopardo di Visconti rappresenta per gli italiani, ovvero la narrazione epica del momento di formazione dello stato-nazione, con le tante peripezie e contraddizioni affrontate dagli “eroi” per portare a compimento il loro dovere storico. La vicenda è ispirata a fatti accaduti nel novembre del 1912, poco dopo lo scoppio della prima guerra balcanica. Figura centrale del film è il personaggio di Ismail Qemali che fu il principale artefice della dichiarazione dell’indipendenza ed è qui rappresentato come un messia. Il suo scopo è riconvertire gli albanesi alla fede nazionale, incoraggiandoli ad abbandonare le strutture sociali e politiche dell’Impero Ottomano. Il film risente particolarmente del momento storico in cui è stato prodotto. La raffigurazione positiva di alcuni personaggi ecclesiastici dimostra che l’Albania, dove la religione era ancora proibita, era già entrata in una fase di cambiamento. Il film rivela una particolare sensibilità verso la questione del Kosovo che nel 1981, poco dopo la morte di Tito, era riemersa con forza in seguito a delle proteste scoppiate a Prishtina. L’enfasi posta sulla conflittualità serbo-albanese costò al regista la censura di una scena perché il regime forse non voleva esacerbare le relazioni con la Jugoslavia. La pellicola che vi presentiamo è stata sottoposta ad un eccezionale lavoro di restauro che ha reso molto più vivide le scene e i personaggi. Per preservare il tipo di sentimento nazionale che l’opera intende evocare, abbiamo deciso di mantenere in lingua originale i nomi delle località e delle regioni rivendicate dagli albanesi.
Regia: Viktor Gjika
Anno: 1982
Durata: 1h 19m
Produzione: Albania
Genere: drammatico
Lingua: albanese con sottotitoli in italiano