Notte senza luna – Nata pa hënë

VENERDI 2 LUGLIO, h 22:15

Quest’opera affronta la questione della violenza di regime e i suoi effetti nel periodo di transizione. Durante il comunismo l’efferatezza delle istituzioni era giustificata dall’ideologia, ma in verità era anche l’espressione di un sadismo sfrenato che, come emerge nel film, è radicato nella struttura patriarcale della società. Nel periodo di transizione, tale violenza trovò sfogo in modo spesso indiscriminato ed era veicolata dai traumi, dalla povertà e dalle armi che il regime lasciò in eredità agli albanesi. Il lavoro di Minarolli è significativo anche per le trasformazioni stilistiche del cinema albanese. L’utilizzo di una colonna sonora “etnica” senza una vera e propria collocazione spazio-temporale, la predilezione degli ambienti rurali, la sovente folklorizzazione delle relazioni sociali e la rappresentazione ironica della violenza, situano questo film in uno stile “balxploitation” che fiorì tra gli anni Novanta e Duemila. È bene tuttavia notare che, a differenza dello sguardo di altri registi, quest’opera non offre facili vie d’uscita ai personaggi. Ogni Stato deve fare i conti con il patriarcato, le dittature e le ingiustizie del passato e del presente. Fuggendo in altri Paesi, gli albanesi diventano oggetto di sfruttamento, di emarginazione e di violenza da parte delle istituzioni e dei singoli. Il finale incerto sembra indicare l’impossibilità della fuga, che non consiste nel sottrarsi a un territorio, ma nella utopistica ambizione di raggiungere un altrove.

Regia: Artan Minarolli
Anno: 2003
Durata: 1h 20m
Produzione: Albania, Francia
Genere: drammatico
Lingua: albanese con sottotitoli in italiano